l’Obiettivo di definire il contributo di indagine prenatale e valutare la prognosi di isolato lieve ventricolomegalia (IMV).

Progettazione Studio retrospettivo.

Impostazione ospedale universitario tra gennaio 1992 e dicembre 2002.,

Popolazione centosessantasette casi di IMV unilaterale o bilaterale prenatale senza alcuna anomalia associata al momento della diagnosi iniziale.

Metodi Sono state eseguite indagini complementari: amniocentesi con cariotipo, screening per virus ed elettroforesi acetilcolinesterasica, risonanza magnetica (MRI) ed ecografia ogni 3-4 settimane.

Principali misure di outcome Risultati delle indagini prenatali, dell’esito della gravidanza e dello sviluppo psicomotorio postnatale.

Risultati L’IMV è stata diagnosticata circa 26,5 settimane., L’amniocentesi ha rivelato quattro anomalie cromosomiche e due infezioni da citomegalovirus. La risonanza magnetica ha diagnosticato anomalie associate al cervello in 15 casi e il monitoraggio ecografico ha evidenziato malformazioni non inizialmente diagnosticate in 28 casi. L’interruzione della gravidanza (TOP) è stata considerata in 21 gravidanze (12,6%). Le indicazioni erano aneuploidia, malattia infettiva fetale o malformazioni associate., Nelle donne per le quali è stato considerato un TOP, la consanguineità, il feto del sesso femminile e l’allargamento del corno frontale erano statisticamente più frequenti, la ventricolomegalia era più spesso bilaterale e asimmetrica, la larghezza atriale e il tasso di allargamento ventricolare progressivo erano significativamente più alti. Centouno bambini con IMV prenatale sono stati valutati tra 19 e 127 mesi (età media 54,68 ± 2,87 mesi). Dodici bambini hanno avuto malattie neurologiche o ritardo psicomotorio e 89 bambini hanno avuto un normale sviluppo psicomotorio., Lo scarso risultato neurologico è stato più spesso associato a larghezza atriale maggiore o uguale a 12 mm, allargamento bilaterale asimmetrico e progressione della ventricolomegalia.

Conclusione Il rilevamento di IMV solleva la questione dello sviluppo psicomotorio del bambino e giustifica una meticolosa indagine prenatale. Oltre alle anomalie associate, tre criteri sono spesso associati a un esito sfavorevole: larghezza atriale superiore a 12 mm, progressione dell’allargamento e ventricolomegalia asimmetrica e bilaterale.