Nell’antichità classica, il cipresso era un simbolo di lutto e in epoca moderna rimane il principale albero cimiteriale sia nel mondo musulmano che in Europa. Nella tradizione classica, il cipresso era associato alla morte e agli inferi perché non riusciva a rigenerarsi quando veniva tagliato troppo severamente. Le famiglie ateniesi in lutto erano circondate da rami di cipresso. Il cipresso veniva usato per fumigare l’aria durante le cremazioni. Era tra le piante che erano adatte a fare ghirlande per adornare statue di Plutone, il classico sovrano degli inferi.,
Il poeta Ovidio, che scrisse durante il regno di Augusto, registra il mito più noto che spiega l’associazione del cipresso con il dolore. Il bel ragazzo Cyparissus, uno dei preferiti di Apollo, uccise accidentalmente un amato cervo addomesticato. Il suo dolore e il suo rimorso erano così inconsolabili che chiese di piangere per sempre. Fu trasformato in cupressus sempervirens, con la linfa dell’albero come le sue lacrime. In un’altra versione della storia, era il dio del bosco Silvano che era il compagno divino di Cyparissus e che uccise accidentalmente il cervo., Quando il ragazzo fu consumato dal dolore, Silvano lo trasformò in un albero, e successivamente portò un ramo di cipresso come simbolo di lutto.
Nella mitologia greca, oltre a Cyparissus, il cipresso è anche associato ad Artemide ed Ecate, una dea della magia, crocevia e degli inferi. Gli antichi riti funerari romani lo usavano ampiamente.
Il più famoso cimitero musulmano in Turchia dove C. sempervirens è ampiamente utilizzato è Istanbul Karacaahmet Cimitero., In turco di Istanbul l’albero è indicato come” mezarlık servisi “(albero del cimitero); il suo nome comune in turco e il nome usato nella silvicoltura turca è” kara selvi ” (cipresso nero). I cipressi sono menzionati ampiamente nello Shahnameh, il grande poema epico iraniano di Ferdowsi.
Nella tradizione ebraica, il cipresso era considerato il legno usato per costruire l’Arca di Noè e il Tempio, ed è menzionato come idioma o metafora nei passi biblici, facendo riferimento alla forma dell’albero come esempio di rettitudine o alla sua natura sempreverde come esempio di bellezza eterna o salute., È popolare nei moderni cimiteri israeliani, con la spiegazione contemporanea che la sua forma assomiglia a una candela e il suo essere un sempreverde simboleggiava l’immortalità dell’anima.
Nella cultura popolare il cipresso italiano è spesso stereotipicamente associato a destinazioni di vacanza nella regione mediterranea; l’Italia in particolare. L’albero è stato visto sui manifesti di viaggio per decenni.
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Cipressi (1889) di Vincent van Gogh, Saint-Rémy-de-Provence., Altri dipinti di van Gogh cipresso includono Campo di grano con cipressi e La notte stellata.
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Fastigiate Mediterranean cypress Cupressus sempervirens ‘Stricta’, piantato nelle Hawaii