Concilio Vaticano Secondo, popolarmente chiamato Vaticano II, 1962-65, il 21 ° concilio ecumenico (vedi concilio ecumenico) della Chiesa Cattolica Romana, convocato da Papa Giovanni XXIII e continuato sotto il pontificato di Paolo VI. Il suo annunciato scopo era rinnovamento spirituale della chiesa e di riconsiderazione della posizione della chiesa nel mondo moderno. L’innovazione più spettacolare del consiglio, che ha convocato ottobre., 11, 1962, fu esteso l’invito alle chiese orientali protestanti e ortodosse di inviare osservatori; alle riunioni parteciparono rappresentanti di molte di quelle chiese. Un’altra caratteristica evidente è stata la diversità delle origini nazionali e culturali mostrate tra coloro che hanno partecipato da tutto il mondo.

Uno degli obiettivi annunciati della conferenza è stato quello di considerare la riforma della liturgia, in primo luogo per portare il laico a una più stretta partecipazione ai servizi della chiesa e quindi per incoraggiare una certa diversità nel linguaggio e nella pratica., Grande enfasi fu posta fin dall’inizio anche sui doveri pastorali dei vescovi, distinti dai doveri amministrativi. La procedura della conferenza è stata conforme alla prassi democratica e vi è stato un vivace dibattito tra i gruppi progressisti e conservatori. Al momento del suo aggiornamento il consiglio aveva emesso quattro costituzioni, nove decreti, e tre dichiarazioni. La natura di queste affermazioni era conciliante, evitando definizioni rigide e condannando gli anatemi.

Sessione II (sett.–Dec.,, 1963) ha prodotto la Costituzione sulla Sacra Liturgia (permettendo vernacolarizzazione della liturgia e sottolineando una maggiore partecipazione laica al rituale) e il decreto sui mezzi di comunicazione sociale. Fuori sessione III (settembre.–Ov., 1964) è venuto la Costituzione dogmatica sulla Chiesa (che ha sposato il principio di collegialità episcopale con il papa), i decreti sull’ecumenismo e sulle chiese orientali cattoliche, e la proclamazione della Beata Vergine Maria come Madre della Chiesa.

Papa Paolo VI ha aperto la IV Sessione (sett.–Dec.,, 1965) con l’annuncio che stava istituendo un sinodo episcopale per assistere il papa nel governo della chiesa. Quella sessione finale ha emesso la Costituzione dogmatica sulla Rivelazione divina e la Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo moderno; i decreti sulla pastorale dei vescovi, sul rinnovamento appropriato della vita religiosa (vale a dire., la vita degli ordini religiosi), la formazione per il sacerdozio, sul ministero e la vita dei presbiteri, sull’apostolato dei laici, sull’attività missionaria della chiesa; e le dichiarazioni sull’educazione Cristiana, sulla libertà religiosa e sulle relazioni della chiesa con le religioni non Cristiane (che comprendeva un passaggio importante di condanna dell’Antisemitismo e riconoscendo il legame che si è spiritualmente legato con il popolo della Nuova Alleanza per la stirpe di Abramo)., Anche prima della chiusura del concilio Papa Paolo iniziò a istituire una serie di commissioni per attuare le decisioni ad ampio raggio del Concilio.

Bibliografia